VIA GOLA-ROGOREDO, DE CORATO: IL 76,9% FASCICOLI PICCOLO SPACCIO IN TRIBUNALE MILANO RIGUARDA STRANI
- Riccardo De Corato
- 1 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min
L’ennesimo arresto per spaccio di droga di occupanti abusivi nelle case ALER in via Gola deve far mettere in cima alle esigenze della sicurezza e dell’ordine pubblico dei Navigli lo sgombero di tutti quegli appartamenti occupati nella zona. E’ finito il tempo delle garanzie per gli spacciatori. Vanno cacciati e messi in strada o rispediti al loro Paese. Si prenda ad esempio quanto fatto a Zingonia. Un’operazione militare con presenza di uomini in grigio verde che stazionino h24 in quella via e sui Navigli è quanto serve a far cessare l’illegalità ormai padrona nel quartiere. Siamo andati oltre l’immaginario: addirittura siamo arrivati all’allevamento di pitbull usati come scorta e guardia della droga. Marocchini che non scappano da nessuna guerra, a casa nostra per fare quello che da loro sicuramente è punito con pene più esemplari, ospiti del buonismo stucchevole della sinistra. Mogli, parenti, tutti arruolati per spacciare. Nessun rifugiato o perseguitato, si tratta solo delinquenti con tanto di pedigree. Il 25 giugno l’operazione di via Gola, il giorno dopo un altro marocchino è finito in manette, sempre per spaccio, a Rogoredo. Quello che lascia basiti è che tra le maggiori piazze di spaccio c’è quella della movida dei Navigli, dove gran parte dei pusher abita, occupando abusivamente una casa. A Milano risiedono 3.620 marocchini clandestini, in tutta la Lombardia sono 10.810. Bisogna iniziare a dimenticarsi ogni “pietas” e cacciarli, la pazienza e l’accoglienza senza se e senza ma devono finire. La situazione di via Gola è un problema, Sala e Scavuzzo lo sanno? Ogni marcia, ogni pic nic, ogni manifestazione pro immigrati, come l’ultima per la corsara della Sea Watch, sono linfa per questi delinquenti. La sinistra ormai svuotata di ogni credibilità sulle lotte sociali in difesa dei lavoratori e della povera gente è finita a lottare per i presunti rifugiati. I risultati ora sono davanti agli occhi di tutti, basti pensare che per il tribunale di Milano il 76,9% dei fascicoli riguardanti il piccolo spaccio riguarda persone di nazionalità straniera.
Ora, dopo questo ennesimo fatto di Via Gola e di Rogoredo mi auguro che Sala nel prossimo tavolo sulla sicurezza ponga questo problema, usi i Daspo, invece di parlarne soltanto, e inizi ad essere dalla parte di quei residenti assediati dalla malavita extracomunitaria.
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